ATTUALITà
Un'artigiana risponde alle critiche del triunvirato FDI-CNF-MiC sulla 52ª Mostra Fasanese dell'Artigianato
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di risposta a firma di Pamela Vinci, artigiana, sulle polemiche sollevate sulla 52ª Mostra Fasanese dell'Artigianato
Fasano - Spett.le Direttore, prego voglia pubblicare questa mia in risposta all'articolo da voi pubblicato sulle critice volte all'edizione appena conclusa della Mostra Fasanese dell'Artigianato.
Una critica che di critico, politica e amore per il territorio ha ben poco.
"Fatto il giro e verificato quanto proposto", grande impegno davvero! Dov'erano durante gli incontri con gli artigiani, dov'erano quando c'era da sporcarsi le mani e svecchiare una mostra sempre uguale negli anni (persino i posti assegnati agli artigiani erano sempre gli stessi).
"Ci siamo domandati del perché la maggior parte degli espositori fossero non fasanesi", non meriterebbe nemmeno di essere commentata, la mostra conta da sempre espositori "esterni", ma forse chi scrive la lettera conosce poco la storia e la tradizione che chiede di tenere viva. Gli artigiani di Fasano cui si allude, quelli di una volta, sono in pensione (nella migliore delle ipotesi) e non ricordo abbiamo mai smosso chissà quali folle. Dovremmo ringraziare che gli "esterni" (che così esterni non sono, per citarne uno Gianni di GiuinLab è più fasanese di me) nutrano ancora interesse nell'esporre a Fasano. Io per prima non nutrivo particolare interesse per un'iniziativa vecchia e per vecchi, che ha fatto il suo tempo.
In questa edizione invece mi sono sentita a casa, per la prima volta gli artigiani hanno fatto squadra, hanno collaborato a qualcosa di bello senza nessuna prima donna, il fine comune era la mostra.
Chi critica conosce l'artigianato d'oggi? Sa come questo si è evoluto, sa che persino quelli che loro chiamano artigiani, oggi non fanno altro che assemblare pezzi industriali? Cosa sa dei social? Sa che si è passati dalla fiera di materiali da costruzione, ditte edili e elettriche (ricordo ancora lo stand Enel del 2005) a Vittoria Olive e Manuela Vitulli (sempre ammesso che sappiano chi sono).
Hanno visto il Van Gogh di Luminarie d'arredo? Si sono soffermati a leggere che farà il giro del mondo, hanno capito che è nato qui, nella nostra Fasano? Hanno provato a dargli lustro o sono troppo annebbiati dalla critica?
"La mostra originaria che metteva in vetrina gli artigiani di Fasano", da che ho memoria (e ne ho memoria, tra presidenze, consorzi artigiani e partecipazioni dei miei genitori) la "mostra" è sempre stata più un'esposizione, una fiera del mobile che una mostra.
"Ci si è resi conto del flop di presenze", ma davvero? (e di flop la mostra ne ha visti, negli anni) Sono stata lì per tre giorni e loro non li ho mai incontrati.
Il vero spettacolo indegno trovo sia questa lettera, scritta senza cognizione, una critica infondata verso un'edizione giovane e per i giovani, svecchiata da anni di polvere, una vera mostra che mette in vetrina ARTIgianato.
Provate a vedere il bello nella vita, è ovunque!
di Redazione
13/12/2022 alle 07:16:32
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